Erika Salonia Psicologa (Messina)
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Come aiutare chi soffre di depressione

Come aiutare chi soffre di depressione

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*aggiornato il 15/10/2019 ( Focustech: Una dieta più sana può aiutare a controllare i sintomi della depressione)


Gli studiosi hanno annunciato che la depressione nell’anno 2020 diventerà la seconda malattia più diffusa al mondo, dopo il cancro.

Secondo lo studio ESEMeD (European Study of the Epidemiology of Mental Disorders) in Italia la depressione maggiore e la distimia colpiscono circa l’11,2% della popolazione (14,9% donne e 7,2% uomini).


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In Italia
solo il 29% dei soggetti affetti da depressione maggiore ricorre a un trattamento idoneo nello stesso anno in cui insorge (fonte Ministero della Salute).

Chi è depresso può emarginarsi e trascurare le proprie responsabilità. Il malessere in argomento è un disturbo complesso che rende tutti gli aspetti della vita estremamente difficili da affrontare.

Sebbene non sia facile aiutare una persona sofferente, amici e parenti possono aiutarli a sentirsi meno soli ed evitare parole e frasi che possono danneggiarli ulteriormente.

Cosa può nuocere

• Minimizzare la sofferenza;

• Non riconoscere la gravità della malattia;

• Dire: «Prendi una pillola e tutto passa!»;

• Affermare: «Non vuoi stare meglio?» (Questa affermazione implica che il soggetto è colpevole e che non ha alcun controllo sul proprio stato di salute mentale);

• Cercando di essere empatici, dire: «Sono stato depresso anch’io», «Ci sono persone che stanno peggio di te» (Specialmente nelle fasi down le comparazioni non giovano, il sofferente non riesce a guardare oltre la sua situazione, piuttosto lasciate parlare il malato e ascoltate);

Cosa può aiutare

• Per il soggetto depresso sapere che qualcuno è disponibile ad aiutarlo è molto importante;

• Dichiarare: «Facciamo qualcosa insieme» può distogliere la persona a rimanere fissata sulla malattia, poiché rimuginare può portare al peggioramento della depressione;

• Ribadire: «Ci sono», ma non basta dirlo, bisogna attivarsi e provare ad aiutare il depresso nei compiti pratici, ad esempio svolgere mansioni quotidiane, contattare un professionista della salute mentale, organizzare gli appuntamenti e i trasferimenti abitazione/studio e viceversa, e via dicendo;

• Precisare: «Non posso capire come ti senti, ma penso che ti trovi in un momento molto critico», è utile per confermare che è qualcosa che non possiamo capire, ma che sappiamo essere reale e difficile da controllare, può essere un buon approccio per iniziare una fruttuosa conversazione.

In caso di dubbi è preferibile ascoltare

Essere un buon ascoltatore è una virtù che poche persone posseggono. Il nostro amico depresso saprà apprezzare chi non ha niente da dire, piuttosto che sentire banali consigli. Talvolta, sedersi e semplicemente essere presente e ascoltare ciò che gli sta a cuore è il migliore aiuto che possiamo dare.

Cosa deve fare chi ha il sospetto di essere depresso

• Non isolarsi;

• Evitare di colpevolizzarsi;

• Cercare di fare attività fisica anche moderata ma in maniera regolare;

• Non prendere decisioni importanti;

• Non assumere droghe ed evitare bevande alcoliche (peggiorano la depressione e possono interferire negativamente con i farmaci);

• Seguire una alimentazione sana e regolare;

• Dormire un numero sufficiente di ore;

• Porsi piccoli e ragionevoli obiettivi;

• Parlarne con il medico di famiglia o con uno specialista della salute mentale, soprattutto se si hanno pensieri suicidari;

• Se è stato diagnosticato il disturbo depressivo, seguire con regolarità la terapia prescritta, senza sgomentarsi se non si avvertono subito gli effetti positivi desiderati.


Nota Bene: La Psicologa Erika Salonia propone argomenti di pertinenza psicologica, con l’obiettivo di sensibilizzare i lettori alla cultura della salute mentale, per promuovere il cambiamento e il benessere psicofisico, migliorare la qualità della vita, stimolare le risorse delle persone e dei contesti e, soprattutto, per impedire che il disagio divenga malattia.

Gli articoli pubblicati in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento o sostituire la visita specialistica o il confronto diretto con il proprio medico.

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