Per usufruire della Consulenza Psicologica Online, è sufficiente avere un po’ di confidenza con la tecnologia e, quindi, sapere utilizzare la posta elettronica e i sistemi di messaggistica più comuni come WhatsApp o Telegram.
CONSULENZA PSICOLOGICA REMOTA
Per maggiore tutela dei miei utenti, preciso che, al fine di garantire la privacy e la riservatezza dei messaggi di testo, delle telefonate, delle video-chiamate e delle conversazioni audio condotte via Internet, non utilizzo servizi e software di uso comune come Skype, WhatsApp, Telegram, Facebook Messenger, e simili.
Pertanto, a garanzia dell’utenza che fruisce del servizio online, fornisco alcune soluzioni (a scelta degli assistiti oppure uso misto) di sistemi e piattaforme professionali, all’avanguardia in questo campo, che integrano servizi di chat di testo, chiamate, videochiamate e condivisione di file crittografati end-to-end.
Le applicazioni di messaggistica istantanea di cui mi avvalgo hanno l’obiettivo di assicurare tutte le funzionalità e comodità delle applicazioni più famose, garantendo un livello di privacy maggiore.
► Nella fase preliminare di regolarizzazione del Servizio scelto (vedi le opzioni sotto) invio semplici istruzioni, illustrate e commentate, utili per effettuare i collegamenti in tempo reale.
Il sistema di cifratura end-to-end consente, per alcune applicazioni da me impiegate, che i messaggi vengano cancellati dai server subito dopo l’invio (facoltativo). Questa procedura assicura la più affidabile protezione dei dati personali trasmessi in rete.
Ma l’attenzione per la riservatezza e per la privacy dei miei assistiti non si ferma qui. Infatti, alcune delle tecnologie che propongo offrono anche la possibilità di funzionare senza fornire il proprio numero di telefono, indirizzo email o altro dato personale, ma solo un ID (alfanumerico) generato in modo casuale dall’utente stesso e verificabile, solo da parte mia, attraverso la scansione di un QrCode.
► Su esplicita richiesta, è tuttavia possibile (ma non preferibile) adoperare anche i canali più comuni succitati, avendo la consapevolezza – però – che tali applicazioni potrebbero non essere altrettanto efficaci in materia di privacy e riservatezza.